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La maledizione di chiamarsi Giuliani
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- Categoria: News
- Pubblicato Martedì, 14 Aprile 2009 16:19
Sono passati qualche giorno dall' evento sismico che ha colpito l' Abruzzo per cui al di là dell' onda emotiva, cavalcata anche ipocritamente da giornali e televisione, si può forse fare una riflessione a menta fredda su quello che è successo. Dico ipocritamente cavalcata perchè ad esempio il Tg1 il giorno dopo la tragedia si è ritenuto in dovere di ringraziare i telespettatori per il successo di audience nel seguire il telegiornale.
Quel che ho notato in questi giorni è stato il tentativo di sublimare in un pensiero unico quello che doveva essere il comune sentire della popolazione ( non quella abruzzese ) nel rapportarsi all' evento. Ogni voce anche solo lontanamente critica o su posizioni distanti è stata sistematicamente messa a tacere o tacciata di imbecillità. Capisco che non abbia senso opporre critiche a chi in questo momento sta facendo il possibile per aiutare la popolazione colpita, ma mi sono sembrati eccessive le critiche alla trasmissione di Santoro " Anno Zero" in onda lo scorso giovedì, il cui obiettivo credo non fosse una critica alla protezione civile quanto piuttosto a chi doveva sorvegliare e non ha sorvegliato, a chi ha costruito edifici dichiarati antisismici anzichè con il cemento armato, con la sabbia.
Se tutto fosse stato fatto a norma, in un paese come ad esempio la California o il Giappone, notoriamente a rischio di eventi sismici di intensità anche maggiore, un terremoto della scala 5,8 Richter non avrebbe causato danni così ingenti alle cose e soprattutto alle persone. Ricordiamo che si parla non solo di paesi rurali rasi al suolo, con antichi caseggiati, ma anche di edifici come la prefettura o il nuovo ospedale dell' Aquila dichiarato antisismico ed inagibile all' 80%.
Un' altra voce fuori dal coro è stata quella del ricercatore Giuliani prontamente apostrofato da Bertolaso come imbecille. Non ho ben capito a chi faccia capo il ricercatore in questione anche perchè mi è capitato di sentirlo affiliato da diversi tg a enti differenti, fino al grottesco lancio di un servizio in cui si parlava di lui come ricercatore del cnr, per poi al rientro in studio essere prontamente corretti dal presentatore con le testuali parole: "ci scusiamo con i telespettatori ma Giuliani non fa parte del CNR".... Frase quantomai sobillina e con parole scelte appositamente per gettere un dubbio nella mente di chi ascolta e screditare il ricercatore.
Probabilmente non è possibile prevedere i terremoti ma questa reazione immediata tesa a colpire un uomo che nel bene o nel male ha dedicato 15 anni della sua vita a cercare una correlazione fra presenza di radeon nelle rocce e terremoti, ha senso solo se inquadratata in quel pensiero unico di cui parlavo all' inizio.
Tutti dobbiamo essere uniti nel dolore e aiutarci vicendevolmente, ma non tutti dobbiamo pensare alla stessa maniera.