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Giacobbo
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- Pubblicato Lunedì, 21 Settembre 2009 18:42
Stasera Giacobbo ci delizierà con una puntata speciale di Voyager, con il malcelato intento di propagandare di straforo il suo libro che sta avendo un immeritato successo. Sono sicuro che non mancherà di mostrarcelo. Ho comprato di recente un libro sul 2012 ma mi sono guardato bene dal comprare quello di Giacobbo, anche perchè il suo lo avevo a pezzetti letto in libreria. A colpi di cinque pagine ogni passaggio in libreria credo di averne letto almeno le parti più catastrofiche con l' interesse un pò morboso che spinge le persone a comprare un libro del genere. Perchè non posso credere che la molla per l' acquisto sia il desiderio di colmare le proprie lacune, dando quindi una implicita base scientifica alle teorie del conduttore di Voyager.
Ho invece comprato il libro Apocalisse 2012 di Lawrence E. Joseph che ha quanto meno il pregio di recare come sottotitolo "un' indagine scientifica sulla fine della civiltà". Dopo averlo letto tutto posso dire che l' autore, che non è uno scienziato ma un letterato, ha quanto meno la furbizia di rendersi ammiccante agli occhi di un lettore ben interpretando lo spirito americano di cavalcare l' onda per guadagnare.
Motori di ricerca
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- Pubblicato Domenica, 20 Settembre 2009 11:47
Ho scoperto in questi giorni l' esistenza di un nuovo motore di ricerca chiamato Wolfram Alpha creato dallo stesso autore del celebre software Mathematica, reperibile in rete al seguente indirizzo: http://www.wolframalpha.com/.
Innanzitutto cosa è un motore di ricerca? Per tutti coloro che desiderano conoscere la genesi di google e di tutti gli altri motori di ricerca che si sono succeduti nel corso degli anni (Altervista, Lycos, Yahoo,Excite, Virgilio...), consiglio il bel libro di John Battelle "Google e gli altri" che reca come sottotitolo la dicitura "come hanno trasformato la nostra cultura e le regole del business". L' autore mette in evidenza che nell' approcciarsi a qualunque cosa bisogna porsi cinque interrogativi: chi, cosa, dove, perchè, quando e quanto. Se ci pensate bene sono le domande a cui ciascun investigatore dovrebbe dare risposta nella ricerca della verità.
Procedendo per ordine:
- Chi cerca sul web? Si potrebbe dire quasi tutti, ma non è certo una risposta esauriente anzi è piuttosto superficiale. Secondo una ricerca del progetto Pew Internet & american Life, internet è usato da circa 107 milioni di americani che quotidianamente interrogano i vari motori di ricerca per trovare risposte alle loro domande. Scendendo nel dettaglio si può però vedere che vi è una correlazione tra una cosidetta elite della popolazione ed il numero di ricerche effettuate su internet da tale elite. In particolare più siete giovani e con un elevato grado di scolarizzazione, più utilizzate i motori di ricerca. E utilizzare un motore di ricerca aumenta conoscenza, genera nuovi nuovi dubbi e quindi nuove ricerche, verso un mondo sempre più informivoro. Come mi disse un professore universitario l' uomo è un animale informivoro, si nutre cioè di informazioni.
- Cosa cerca sul web? Sempre secondo lo studio citato, circa il 50% di tutte le ricerche usano due o tre parole, mentre il 20% soltanto una. Solo il 5% ne utilizza più di sei. E aggiungo io è anche per questo che nel rispondere a chi vuol essere milionario dove si hanno quattro opzioni, la telefonata da casa generalmente si conclude prima che si possa fornire la risposta esatta al concorrente. Probabilmente i vari motori di ricerca sono tarati per fornire una indicazione solo se la ricerca è di una o due parole essendo queste quasi il 70% delle richieste totali. Altro dato interessante è che il numero medio di domande per trovare risposta al quesito iniziale è cinque, ossia è necessario riformulare in cinque modi diversi la propria interrogazione prima di avere una risposta soddisfacente. Questo è senza dubbio un limite dei motori che forniscono tutta una serie di risultati...come si vedrà per wolframalpha il problema non si pone in questi termini. Ma allora cosa cerchiamo? A chi di noi non è capitato di cercare informazioni su se stesso per vanità, specialmente ora che con l' avvento dei social network, siamo costretti a registrarci con il nostro nome e cognome?. Riallacciandomi anche con il post di ieri sui complotti vi invito a riflettere su facebook, dandovi come indizi due cose: 1) sapete che nel contratto di accettazione del servizio autorizzate gli stati uniti d' america ad utilizzare se necessario tutte le informazioni reltive al vostro profilo, senza peraltro neanche la possibilità di potervi cancellare? Già ma chi legge i contratti, tanto sono innocui...2) Sapete che uno dei soci fondatori di Facebook è legato alla CIA? E quale miglior modo di avere informazioni aggratis se non averle spontaneamente...
- Dove e perchè? Noi siamo esseri abitudinari per cui scoperta una cosa che ci piace ben difficilmente passeremo ad altro anche se quest' altro è nettamente migliore. Google è il miglior motore di ricerca? Può essere ma chiediamoci perchè usiamo questo e non altri motori, se la scelta è stata il frutto di una accurata selezione o meno. Sul perchè cerchiamo la risposta è semplice: sappiamo che il web è una miniera sterminata di informazioni, la cui digitalizzazione permette di ritrovare le informazioni in tempi rapidissimi, senza dover sfogliare manualmente una enciclopedia, per poi scoprire magari che quel che cerchiamo non è presente. Sul web siamo certi che c'è tutto: basta saperlo trovare. E da qui la necessità di un buon motore di ricerca ed il perchè la ricerca è tanto importante che sia mirata.
- Quando? Anche qui la risposta è piuttosto banale: cerchiamo quando ne abbiamo bisogno, sia dal lavoro che da casa. Il traffico dei motori tende ad aumentare al mattino ed ha un picco alla sera, quando accendiamo i nostri computer di casa alla ricerca di biglietti per il cinema, di un aiuto per i compiti o di un idraulico per aggiustare il lavandino che perde.
E WolframAlpha è un nuovo modo di fare ricerca in quanto a differenza di tutti i motori tradizionali che sputano una serie di risultati che hanno più o meno attinenza con la nostra interrogazione, questo motore di ricerca fornisce una risposta univoca che deve necessariamente combaciare con quello che cerchiamo, altrimenti la risposta è inutile. Da qui la necessità di dotare il motore di una sorta di intelligenza artificiale, presumo attraverso un pattern matching ed elaborazione dei risultati che sia in qualche modo in grado di compredere quello che abbiamo digitato.
Attenzione: il motore non deve essere dotato di coscienza per capire ma è sufficiente che dia risposte sensate alle nostre domande dandoci l' impressione più realistica possibile che comprenda il nostro linguaggio. Tutto ciò è alla base del cosidetto test di Turing, che nella versione più semplice consiste nel porre domande a degli interlocutori nascosti dietro un divisorio. Tra questi interlocutori c'è una macchina, un chatterbot. Se dialogando con questi soggetti, non si è in grado di indicare quale fra gli interlocutori è un bot, il test di Turing può dirsi superato. Ciò non vuole comunque dire che la macchina sia intelligente, ma che è in grado di simulare in maniera efficiente. Per alcuni simulazione=intelligenza, per altri no.
Credo che per il momento non sia il caso di addentrarsi in questi discorsi, vi invito a provare WolframAlpha: io digitando la frase "in which city was born Berlusconi?" ho avuto come risposta: Milano. Esatto! Google mi ritorna invece una serie di risultati in cui non vi è ombra della risposta corretta.
Guarda che Luna
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- Pubblicato Sabato, 19 Settembre 2009 12:48
Sono un grande appassionato della cosidetta controinformazione o forse direbbe qualcuno sono semplicemente un credulone. In effetti ci sono moltissime teorie da parte dei cosidetti complottisti che attirano la mia fantasia e tra questi: non siamo mai andati sulla luna, che è una delle mie preferite, il complotto delle scie chimiche, l' 11 settembre come autoattentato degli stati uniti, l'area51 come base per lo studio di tecnologia extraterrestre(cercare Bob Lazard...)e così proseguendo. Quello che comunque eccita più la mia fantasia è la "tesi" secondo cui non saremmo mai andati sulla luna ma il tutto sarebbe una colossale montatura realizzata in studi cinematografici sotto la regia di Stanley Kubrik, il famoso regista di 2001 Odissea nello spazio. Naturalmente a sostegno di queste ipotesi esistono deboli prove, che possono essere facilmente confutate, a detta di alcuni, tra cui Paolo Attivissimo, famoso smascherabufe (link).
Quello su cui ci si dovrebbe soffermare sono secondo me alcune cose: 1) L' annuncio di Kennedy nel 1962, in piena guerra fredda, secondo cui prima della fine del decennio gli Stati Uniti sarebbero stati in grado di inviare uomini sulla Luna. Questo era un annuncio abbastanza campato in aria nel momento in cui venne fatto, considerando che gli americani erano anche indietro rispetto all' Urss solo per inviare uomini in orbita terrestre. Un annuncio insomma abbastanza propagandistico sulla scia di quelli che sentiamo oggi dai nostri politici la cui fattibilità era tutta da dimostrare. 2) Uno studio di fattibilità fatto dalla Nasa pochi anni prima del presunto sbarco stimava come probabilità di avere successo nello 0,017%. Insomma non vi erano speranze. Nel programma vi erano talmente tanti problemi che si era praticamente certi che non fosse realistico pensare di inviare astronauti sulla luna e riportarli sani e salvi sulla terra. 3) Si ignorava persino la composizione del suolo della luna tanto che taluni tecnici pensavo che fosse possibile che Armstrong sprofondasse una volta poggiatovi piede. 4) La tecnologia elettronica e quindi informatica era ancora agli albori tanto che la potenza di calcolo dei computer, a terra, basati sui primi circuiti integrati, era inferiore a quella di un cellulare di oggi. 5) L' affidabilità di tali strumenti era talmente bassa che stando alla versione ufficiale il computer di bordo crashò in continuazione nelle fasi di allunnaggio e Armstrong fu costretto a passare al controllo manuale. 6) Per finire una frase di Werner von Braun, il pionere della missilistica, uno scienziato tedesco che durante la guerra progettò i missili V2, e poi portato come prigioniero di guerra in america al termine del conflittò, fu aggregato al gruppo di scienziati che sviluppò i vari programmi spaziali americani. Incontrando Armstrong, al tramonto della sua vita, lo salutò con le parole: "è strano che ci incontriamo noi due, secondo tutte le probabilità io dovrei essere morto in guerra e lei dovrebbe essere morto nello spazio".
Queste poche cose, senza considerare tutte le varie disquisizione sulle ombre, riflessi ed altre incongruenze nelle foto della missione, sono senza dubbio affascinanti ed invitano a riflettere. D' altronde a pochi anni di distanza dall' 11 luglio 1969 uscì un film "Capricorn One" in cui, con la tecnologia degli effetti speciali di allora, si narra una vicenda analoga a quella sostenuta dai vari lunacomplottisti: un viaggio su Marte simulato in uno studio cinematografico, reso necessario a seguito della scoperta di un errore nella progettazione del razzo che doveva trasportare gli astronauti. La Nasa per non perdere la faccia di fronte al mondo è costretta a simulare il viaggio...
Nel 1969 alla fine del famoso decennio mancava solo un anno, cosa avrebbero detto i russi se gli americani non fossero riusciti ad inviare gli uomini sulla Luna come invece avevano enfaticamente annunciato?
Appunto Qualcuno potrebbe dire: ma i russi non si sono accorti di niente, nel caso in cui lo sbarco fosse stato simulato? E chi ci dice che non se ne siano resi conto ma abbiano taciuto per motivi di convenienza? D' altronde anche loro non avevano prove per dimostrare che lo sbarco fosse simulato o sbaglio?
Una mia partita
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- Categoria: Scacchi
- Pubblicato Venerdì, 18 Settembre 2009 11:16
Credo sia giunto finalmente il momento di pubblicare una mia partita giocata in torneo, e mi sono quindi dovuto sforzare di ricordare una possibile partita che non solo non fosse troppo brutta ma avesse perlomeno un qualche significato personale oltrechè agonistico. Non potendo quindi presentare che so una partita giocata blitz contro Fritz e non potendo nenche creare un artefatto come faceva il grande alechine( chi non coglie il riferimento cerchi partita delle 5 regine), per manifesta incapacità, alla fine ho pensato ad una partita da me giocata con un mio professore delle superiori. In questo caso si può davvero dire che l' allievo ha superato il maestro...almeno negli scacchi e sulla singola partita.
Il torneo è uno dei tanti open che colorano il panorama ligure in cui la classe dei contendenti non è propriamente eccelsa e solitamente i pochi maestri dell' est presenti la fanno da padroni. Se la memoria non mi tradisce in quel torneo non vi era nessun mf, mi o gm (cosa rarissima negli open) proveniente da quei lidi per cui la lotta era ristretta ai nostri giocatori nazionali tra cui mi sembra di ricordare il numero uno di tabellone fosse De Sanctis un maestro fide romano che bazzica spesso da queste parti. Dall' alto degli oltre 2300 di elo la sua vittoria appariva scontata.
E veniamo al primo turno. E qui che scopro, anche forse con un certo imbarazzo, che il sorteggio mi vede difronte al professor Vello che alle superiori ci insegnava fisica ed elettrotecnica. Un ottimo professore, sicuramente uno dei migliori che abbia mai avuto, per cui la soddisfazione di batterlo avrebbe come dire colmato ogni altro passo falso nei cinque turni complessivi del torneo.A quel tempo avevo in dote 1903 punti di elo mentreil mio avversario era una discreta seconda nazionale la cui comprensione del gioco è sicuramente superiore al punteggio di 1476, sinonimo di uan scarsa dimestichezza con la scacchiera. La partita era quindi aperta ad ogni risultato.
Fatto questo doveroso preambolo, andiamo a vedere la partita.
Non ricordo come finì il torneo e chi se lo aggiudicò, da parte mia giocai abbastanza malamente le restanti partite concedendo alcune rapide patte e perdendo una partita in malo modo con abbandono dopo poche mosse a seguito di una incredibile cappella in posizione superiore.
Concludendo, fra qualche settimana disputerò nuovamente il torneo di Sestri, chissà che la sorte non mi metta nuovamente di fronte allo stesso avversario della partita che vi ho mostrato e speriamo, sopratutto, nel caso che ciò avvenga, che il risultato non sia diverso.
Continuando...
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- Categoria: News
- Pubblicato Giovedì, 17 Settembre 2009 12:43
Oggi finalmente è uscito il sole che invade al momento pigramente la mia stanza... Per la prima volta ho provato sul pc la qualità delle foto scattate con la fotocamera del mio nuovo cellulare di cui parlavo nel post precedente e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Anzi facendo il confronto tra la mia fotocamera da 3,2mega pixel e la fotocamera di un mio amico da 5mega pixel, mi è sembrato che la qualità delle foto ottenute con il mio cellulare sia nettamente migliore, per cui ho cercato di documentarmi un pò su cosa vuol dire "avere una telecamera da 5 mega pixel sui nuovi modelli di telefono". Anzitutto il valore è dato dal prodotto tra il numero di pixel orizzontali per il numero di pixel verticali per cui, se il sensore della fotocamera è dotato ad esempio di 1024 pixel in orizzontale e di 768 pixel in verticale allora ne segue che la fotocamera sarà di 0,7mega pixel. Solitamente il rapporto tra pixel orizzontali e pixel verticali è di 1,3:1. Altra cosa importante da sottolineare è che ciascun pixel cattura uno dei tre colori fondamentali per cui un pixel cattura ad esempio il blu quello vicino il verde, e quello ancora vicino il rosso per poi ricominciare dal blu a partire dal quarto pixel e così via. I pixel non catturati vengono ricostruiti via software. Confesso che tutte queste informazioni le ho spluciate da "San google" anche perchè non ho fatto il corso facoltativo di elaborazioni di immagini all' università e l'unica cosa che ho visto è stata la fusione di immagini raw (tipicamente il formato di una fotocamera digitale), sul quale ho svolto il lavoro di tirocinio, soffermandomi in particolare sulla fusione laplaciana. Ho anche realizzato un software con cui è possibile vedere tale fusione in pratica a partire da immagini di prova. Per chi fosse interessato allego il link al documento:http://www.thenumberone.it/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=59&Itemid=77
Per cui la mia conoscenza di tali argomenti è molto relativa.
Ma cosa distingue una buona fotocamera da un' altra? Chiaramente come si è visto più pixel per catturare "il mondo esterno" ci sono, più dettagli è possibile cogliere, ma questo non è il solo discrimente anzi è possibile che probabilmente di tanti megapixel non sapremo che farcene.
Infatti il numero di pixel determina non solo le dimensioni dell' immagine ma determina anche lo strumento sul quale è possibile visualizzarle. Ossia se noi abbiamo un monitor scadente con risoluzioni non eccelse non ha senso visualizzare una immagine da 5 megapixel che verrebbe necessariamente adattata come qualità, alla risoluzione sul monitor.
In particolare si ha:
Megapixel | Dimensione dei file | Risoluzione | Max dimensioni di stampa |
1.2 | 480 KB | 1152 x 864 | 100 x 150 mm |
2.0 | 980 KB | 1600 x 1200 | 125 x 180 mm |
3.0 | 1.2 MB | 2048 x 1536 | 250 x 200 mm |
5.0 | 2.3 MB | 2592 x 1944 | 280 x 350 mm |
Altra cosa importantissima per la qualità di una foto sono le lenti e la luminosità, oltre naturalmente a tutto il software di filtraggio e ricostruzione dell' immagine. Per cui fidarsi come unico parametro del numero di megapixel può riservare alcune sorprese come ad esempio la faccia del mio amico quando ha visto che l' immagine fatta con la mia fotocamera da soli 3,2 megapixel era molto più nitida dell' immagine fatta con la sua fotocamera da 5megapixel.
Concludo inserendo alcune foto realizzate con il panorama che è possibile vedere dal balcone di casa mia: